L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo dovuta al Covid-19, sta mettendo a dura prova il mondo intero, a partire dall’equilibrio e le certezze delle persone, delle famiglie e non solo. L’intero Paese sta vivendo una situazione drammatica e nuova sotto molti aspetti. Questo momento richiede un approccio di forte responsabilità e senso civico da parte di ogni cittadino.
A livello sociale, si è alle prese con un fenomeno esperienziale senza precedenti. Lo stare in casa ha accelerato ulteriormente l’affermazione della tecnologia come abilitatore dei rapporti con l’esterno, tanto a livello lavorativo quanto affettivo: anche i meno rodati nell’utilizzo dei sistemi digitali stanno imparando a comunicare con parenti, amici e colleghi attraverso i vari sistemi di chat e video conferenza che abbiamo a disposizione oggi.
A livello interiore, l’isolamento forzato, in molti casi mette a dura prova il nostro essere: soprattutto in persone piu “fragili” come anziani, adolescenti e individui con problematiche psichiatriche; l’isolamento accresce ansia e depressione. L’incertezza del futuro, le restrizioni e la paura costante generano angoscia e crescono nel breve termine i disturbi causati dall’ansia, quelli ossessivo-compulsivi e i disturbi da ipocondria.
Per questi motivi, Anlaids Lazio ha deciso di mettere in campo la propria esperienza trentennale, per quanto riguarda l’ascolto, il counselling ed il sostegno psicologico in ambito Hiv/IST, attraverso un servizio di ascolto e consulenza volto a fornire nell’immediato indicazioni “antipanico”, contro eventuali disagi interiori, e buone pratiche per affrontare l’emergenza Covid-19. Il servizio è rivolto alla popolazione generale, si pone però particolare attenzione alle problematiche delle persone che vivono con Hiv, che in questa peculiare situazione di isolamento sociale e affettivo, si trovano spesso ad affrontare l’emergere o il ripresentarsi di difficoltà psicologiche.